martedì 4 novembre 2008

UNA LEZIONE DI VINI PORTOGHESI

- Signor Domingos, in quale zona di Lisbona si bevono i peggiori vini portoghesi?
Nei ristoranti del Bairro Alto, roba pessima a prezzi eccessivi.
- E i migliori?
Beh, venite in una garrafeira

Garrafeira: da garrafa, bottiglia. Assortite ed eleganti rivendite di alcolici dove l’ultimo dei commessi è un esperto sommelier.

- Cosa deve sapere uno straniero sui vini portoghesi?

Deve sapere che in Portogallo abbiamo una straordinaria varietà di climi: dalle fredde montagne del Douro alle colline soleggiate del basso Alentejo ci sono 700 chilometri di escursioni sorprendenti, complice l’oceano. E i vini conservano il carattere della terra di origine. Scendendo da nord verso sud perdono aggressività e acquistano dolcezza, corposità.
- Eppure il Porto è un vino dolce…
Già, ma dopo 10, 20, o 30 anni di invecchiamento.

Un po’ per la rarità delle bottiglie vendute, o soltanto per la bellezza delle esposizioni, ogni enoteca lisboneta merita una visita, ma la Garrafeira Internacional di José Domingos, in Rua da Escola Politécnica 15 (Principe Real), ha qualcosa di speciale…

- Signor Domingos, cosa ha di speciale la sua garrafeira?

È piccola, come una cantina privata. Se il cliente viene schiacciato dall’offerta non riuscirà ad orientare le sue scelte. Noi inoltre lo aiutiamo coi consigli, con le degustazioni.
- Io entro e ho appena 10 euro in tasca. Lei mi indica la strada per il discount più vicino?
10 euro? Per un buon vino ne bastano la metà, ma spesi bene.
- Quali sono le difficoltà principali del suo mestiere?
Non potendo concorrere coi prezzi imposti dai supermercati devo scoprire produttori non affermati, ma di elevato livello. In questo periodo stiamo lanciando l’Anima, un vino della regione di Setúbal tagliato col Sangiovese italiano.
- Il miglior vino portoghese conosciuto all’estero.
Eh, il Porto Vintage.
- Il peggiore?
Il Mateus Rosé, un vino da aperitivo odiato dai portoghesi, ma richiestissimo nel resto dell’Europa.
- In Portogallo i giovani conoscono i vini?

Iniziano a farsi una cultura, ma non so se si tratti di passione autentica o di un fatto di tendenza.
- Ecco, non c’entra molto, ma…parlando di birre: perché i portoghesi bevono soltanto Sagres e Super Bock?
Storicamente è dovuto al protezionismo di Salazar. Poi, dopo la rivoluzione, entrambi i marchi hanno intrapreso un’attività promozionale che non ha permesso ad altre industrie di inserirsi nel nostro mercato.
- Infine: immagini una cena romantica a base di pesce. Potendo spendere soltanto 20 euro per una bottiglia, lei cosa sceglierebbe?
Ho cominciato la mia carriera come degustatore di bianchi e non mi trova impreparato: un Alvarinho di Monção, un vino della regione del Minho.

Con José Domingos: “Sandro, è sicuro che non le rovini la foto?”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Consiglio il Cabeça de Burro, o ancor meglio Preta, un nero alentejano che commuove. Sui 20 euro proprio alla Garraferia Internacional.