lunedì 31 maggio 2010

CAFFÈ A LUCI ROSSE


Per molto tempo mi sono chiesto perché, ad ogni ora del giorno, un’insospettabile e variegata clientela entrava e usciva dal cinema pornografico Paraíso, nella centralissima Rua do Loreto, tra Praça Luís de Camões e il quartiere di Santa Catarina.
Comitive di impiegati e commesse in pausa pranzo, anziane signore e persino poliziotti in divisa: un andirivieni no stop, rutinario, senza la malizia o gli sguardi furtivi di chi non vuole essere “sgamato” in un posto simile.
Poi un giorno, proprio in Rua do Loreto, incontro un amico brasiliano che mi invita a bere un caffè. Mi lascio condurre e con la massima disinvoltura si addentra nel Cinema Paraíso.
Passiamo un corridoio zeppo di strumenti sadomaso e DVD hard esposti nelle bacheche (ricordo “Bacalhau com ucranianas” e “Aventuras sexuais de um Cavalo Lusitano”) e arriviamo in un bar, una piccola area decorata con stucchi e dipinti pseudo-barocchi raffiguranti scene erotiche.
Assaggio il mio espresso: il migliore mai provato a Lisbona.
Finalmente la voce era giunta anche a me.

giovedì 27 maggio 2010

IL DRINK DEL COPROFAGO

(Fonte forum.maistrafego.pt)

Dopo anni di passaggi e permanenze portoghesi, solo ieri, aprendo Time Out, ho scoperto l’esistenza di questa ributtante specialità locale: il Liquore di Merda.
Si badi, non c’è alcun misunderstanding: non indica la località di origine (l’ipotetico villaggio alentejano denominato “Merda”) e pure nell’idioma di Pessoa e José Mourinho la merda è sempre merda (dal prestigioso dizionario Priberam: “Excremento humano ou de outros animais”).
Insomma, la cacca squacquerona sta al nostro drink come il carciofo al Cynar? È proprio la sua essenza?
No. Poiché nelle garrafeiras (bottiglierie) della Baixa nessuno sa spiegarmi l’origine del nome, accedo al sito dell’azienda produttrice Sérgiu´s.
Pare che il liquore, anticamente chiamato “de Cantanhede”, sia stato comercializzato con l’etichetta “Licor de Merda – Cantanhede” dopo la Rivoluzione dei Garofani del 1974, in “omaggio” alla classe politica portoghese che stava gestendo quella convulsa fase di ritorno alla democrazia. Beh, ognuno può dir la sua...
Una bottiglia costa 10 euro, potete berlo liscio o con ghiaccio. Ottimo per la preparazione di cocktails: sul sito della Sérgiu´s trovate le ricette dell’On the rocks, della Caipimerda e della Merdoska.

martedì 25 maggio 2010

UNITI NELL’ULIVO

Il sogno politico di Romano Prodi sembra aver preso forma a Cais do Sodré.
Ogni torrido pomeriggio fino al tramonto, nell’ampio scenario fluviale del molo lisboneta, decine e decine di cittadini si rinfrescano all’ombra degli ulivi del Jardim Móvel das Oliveiras, fra il Tejo e il capolinea degli autobus.
Ciascun albero, inserito in un colorato piedistallo trasportabile dotato di poltrona, può sollazzare al massimo una persona o due innamorati stretti stretti.


Managers in pieno break-time, pescatori, turisti e vagabondi abbrutiti: qualunque individuo adora sostare qui. È un’oasi trasversale come l’ex centro-sinistra del Professore.

giovedì 20 maggio 2010

IL MARKETING DEL “GESTO ITALIANO”

Spesso capita nei supermercati stranieri di trovare cibi confezionati avvolti da maldestre etichette dal “sapore italiano”.
La Torre di Pisa sul pacco di lasagne, Pulcinella che si ingozza di gnocchi alla romana, o una gondola al tramonto sullo sfondo di una pizza carciofi e papaya.
Tutto dovrebbe ricreare un’atmosfera di casereccio e “bel Paese” agli occhi dell’ignaro acquirente ungaro o finlandese.
A ciò eravamo abituati, ma la linea di prodotti portoghese Pingo Doce è riuscita a far di meglio.

Ebbene sì, ieri ho ricevuto una e-mail dal collega comasco Matteo Naccari che informava me e altri connazionali “espatriati” di un’inquietante operazione di marketing intrapresa dai supermercati Pingo Doce.
Il Naccari, che non ha saputo resistere alla tentazione di un piatto di fettuccine col pesto alla genovese, si è portato a casa questo vasetto...


Basta con la retorica dei soliti simboli, adesso a rappresentarci nel mondo è il “gesto italiano”, quello del “che cosa dici?”, con cui siamo internazionalmente tormentati.
E non è tutto. Ieri sera ho comprato altri due sughi pronti della stessa linea che rivendicano spirito di italianità mostrando sull’etichetta due gesti che non sapevo nemmeno ci contraddistinguessero come popolo.
Il primo è il segno del “tutto a posto” sul vasetto del sugo di pomodoro col basilico.


Il secondo, associato a un orrendo ragù alla bolognese, non so nemmeno che gesto sia, ma temo quello del “sì, questi spaghi sono cotti a puntino”.


A martedì prossimo, buon fine settimana a tutti!

mercoledì 19 maggio 2010

CAVACO HA PROMULGATO

Se non l’avese fatto domenica notte il fascicolo sarebbe tornato all’Assembleia Nacional innescando un logorante palleggio tra istituzioni.
All’ultimo dei 20 giorni disponibili (successivi all’approvazione della Corte Costituzionale), il Presidente della cattolicissima Repubblica portoghese, il neoliberista Anibal Cavaco Silva, ha promulgato la legge che consentirà il matrimono fra persone dello stesso sesso.
Ha motivato la scelta esplicitando la necessità di evitare contrasti sociali in un paese profondamente scosso dalla crisi economica. L’unico “rimprovero” mosso da Cavaco (così è comunemente menzionato dai cittadini e dalla stampa, “o Cavaco”) ha riguardato i partiti, cha a suo parere avrebbero dovuto cercare un compromesso trasversale.
Il provvedimento infatti è stato ratificato a febbraio scorso grazie a un’occasionale alleanza tra Partido Socialista (PS), Bloco de Esquerda (BE), Partido Comunista Português (PCP) e Partido Ecologista “Os Verdes” (PEV). Contrari il Centro Democrático Social - Partido Popular (CDS - PP) e il Partido Social Democrata (PSD), che avrebbe preferito un registro delle coppie di fatto secondo il modello francese e inglese.

Niente hanno potuto le opinioni in proposito di Joseph Ratzinger, ribadite la settimana scorsa durante le visite a Lisbona, Fatima e Porto.

Non amo rilanciare o commentare notizie di cronoca bianca, ma mi ha stupito che ieri mattina le edizioni on-line di Repubblica e Corriere abbiano ignorato il fatto, visto il progressivo isolamento italiano in tema di legislazione sui diritti civili.

Il fotomontaggio di Cavaco che annuncia la promulgazione della legge vestendo una giacca coi motivi del rainbow gay, apparso ieri sulla prima pagina del giornale Metro. Così ho appreso la notizia.

martedì 18 maggio 2010

LA GALLERIA DI BECO DAS FARINHAS

Tra i quartieri della "vecchia Lisbona", la Mouraria è il più refrattario alle modernità.
L'umidità dei vicoli (in portoghese becos), i problemi strutturali e una patina fosca di microcriminalità ostacolano iniziative immobiliari o commerciali.
Ad eccezione della spaghetteria Cantina Baldracca non ricordo nessun'altra intrusione di "nuove tendenze" e locali trendy.
Solo mini-market pakistani, osterie e ristoranti africani.
In Mouraria i vecchi stanno a loro agio, animano le strade e mantengono la supremazia "spirituale" del quartiere.
A loro l'artista scozzese Camilla Watson ha dedicato lo scorso settembre l'esposizione Tributo, 19 fotografie di anziani habitantes serigrafate sui muri del Beco das Farinhas.
Eccone alcune...

Senhor Joaquim

Dona Amélia

Senhor Salgado

Dona Nazaré

Senhor Henrique

Senhor Carlos e José Moreira

Dona Adelaide

Dona Georgette, Senhor António e Dona Adelaide (particolare)

Senhor Carlos e Dom Quixote

lunedì 17 maggio 2010

PORTUGAL AA-

- “A seguito dell'annuncio di Standard & Poor's, la Borsa di Lisbona ha perso il 5,36%”. Il Sole 24 Ore, 27/4/2010.
- “Immédiatement après l'annonce de Moody's, la Bourse de Lisbonne a enregistré une baisse brutale de 2,30 %”. Le Monde, 5/5/2010.
- “The Lisbon stock market fell 10 per cent over the past week”. Financial Times, 9/5/2010.
- "Als Reaktion auf die Warnung von Moody's brach die Börse in Lissabon um 2,3 Prozent ein". Die Zeit, 5/5/2010.

Tutti ne parlano, ma io ci sono stato.

Borsa di Lisbona, Rua Soeiro Pereira Gomes.

E sti cazzi.

Riapre Il cielo sopra Lisbona, ben tornati.