lunedì 27 settembre 2010

LE VIE DEGLI ALTRI


Rua Amália Rodrigues non esiste.
La fadista di Alcântara, il personaggio più celebre del Novecento portoghese, non trova spazi nella toponomastica lisboeta, eccetto un malconcio Jardim (giardino pubblico) in zona Marquês de Pombal.
Forse è una vendetta delle istituzioni per il suo sospetto collaborazionismo col regime di Salazar.
Eppure sin dalla morte della cantante, avvenuta il 6 ottobre del 1999, un ampio movimento popolare ha pressato la Câmara Municipal per intitolare alla Rodrigues il tratto della Rua de São Bento che comprende la sua ultima casa (al numero 193).
Negli anni, il muro di gomma dei vari sindaci ha provocato una singolare forma di protesta: decine di scritte "Rua Amália" abusivamente tracciate sui muri della strada "contesa".


L'idea per il compromesso è arrivata lo scorso giugno dal diciannovesimo Arrondissement di Parigi, che ha dedicato alla "chanteuse portugaise" una promenade (un percorso pedonale). La Câmara Municipal di Lisbona ha copiato la placca dei francesi per installarla fra le aiuole del suddetto Jardim di Marquês de Pombal.


Adesso anche Lisbona ha una strada intitolata ad Amália Rodrigues, però l'hanno deciso a Parigi.

lunedì 13 settembre 2010

MULINO STANCO

Fino alla prima metà del Novecento a Lisbona operavano 75 mulini a vento, in maggioranza situati nella collina dell'Ajuda (quartiere a nord-est di Belém).
Nei successivi anni, la massiccia urbanizzazione dell'area ne ha risparmiati solo quattro. Due sono preservati nel Parque dos Moinhos de Santana, in uno sfondo di giganteschi condomini.
L'altra coppia è mimetizzata in Rua do Casalinho da Ajuda, fra il cortile di una scuola elementare, un ripetitore per telefonia mobile e un ensemble di baracche. Passando di là per caso, li riconoscereste?

(Mulini bianchi)

(Mulini stanchi)