“Al termine della seconda guerra mondiale i bambini austriaci rimasti orfani furono affidati a famiglie benestanti di tutta Europa. Mia madre finì in Portogallo, e tornò a Salisburgo molti anni dopo. Concluso il liceo decisi di visitare questo paese, spinta dai suoi racconti. Arrivai a Lisbona e ne rimasi incantata”.
Barbara ha 35 anni, e dal novembre 2004 insieme all’amica Catherine gestisce ad Alfama il Pois Café, in un ex magazzino del the di epoca pombalina che tra gli scaffali e le pareti mostra le tracce di un lungo viaggio: foto di Parigi e Barcellona, riviste internazionali, grammatiche e guide turistiche di mezzo mondo.
“Nel 2002 io e Catherine lasciammo l’Austria con l’obiettivo di scoprire un posto per vivere e aprire una nostra attività. Dopo due anni di itinerari tra l’Europa e il Sud America mi ricordai di quella vacanza lisboneta, e proposi alla mia ‘socia’ di seguirmi fino all’oceano”.
Pois è una congiunzione con tanti significati. Si utilizza per rafforzare un sim o un não, o per esprimere una vaga accondiscendenza al nostro interlocutore.
“Cattivo tempo oggi, vero?”
“Pois…”
Il Pois Café, in Rua São João da Praça 95, di fronte alla cattedrale
Perché vi fermaste proprio a Lisbona?
Per il mare e l’atmosfera intima dei suoi quartieri, “villaggi” in una capitale. Poi il basso costo della vita ci avrebbe permesso di affittare un locale e di arredare il bar senza enormi investimenti.
Quanto avete speso?
90.000 euro, soldi che ci hanno prestato le nostre famiglie.
Tra i giovani austriaci è comune andare all’estero alla ricerca di esperienze?
Non tanto come tra i tedeschi, ad esempio. Io sono stata condizionata dalle scelte dei miei amici, usciti tutti dopo l’università.
Che tipo di novità ha rappresentato il vostro bar per Lisbona?
Non esisteva uno spazio così grande dove oltre a mangiare cibi fatti in casa fosse possibile leggere un libro, studiare o andare su Internet. Fra i nostri clienti abbiamo molte famiglie, che vengono qui perché i bambini possono correre e giocare a volontà.
Perché avete scelto Alfama?
Non volevamo alimentare la scena ‘trendy’ e ‘fancy’ dei locali del Bairro Alto o dello Chiado. Inoltre è la zona della città in cui gli aspetti della cultura popolare si sono conservati meglio.
Cosa consigli di assaggiare a chi entra da voi per la prima volta?
Le nostre specialità sono i dolci austriaci, come l’appelstrudel, la Sachertorte e la Linzertorte, fatta con le nocciole e il ribes.
Perché avete chiamato il bar Pois?
È una parola che in austriaco non ha alcun corrispettivo, così c’abbiamo messo un sacco a capirla. Poi però ci ha conquistate, perché in qualunque contesto esprime affermazione, positività.
Cosa ti piace meno di Lisbona e del Portogallo?
Il maschilismo. All’inizio gli abitanti del quartiere pensavano che dietro alla nostra attività ci fosse qualcosa di strano, perché siamo straniere, ma soprattutto ragazze. Si sono tranquillizzati soltanto dopo che mio padre è andato in pensione ed è venuto ad aiutarci per alcuni mesi.
martedì 25 novembre 2008
POIS CAFÉ, IL BAR ALLA FINE DI UN VIAGGIO
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5 commenti:
ciao sandro,
se passi da milano fatti sentire!
baci,
marina
Pois!
Tchau, no começo da rua de Sao Bento existe(pelo menos existia) uma casa de cha muito pitoresca, ja la foste? Se ainda nao, quando tiveres 2 minutos faz um salto por volta das cinco da tarde.
Parola d'intenditrice!
Tina
não, nunca tive, apesar de morar perto da rua de são bento.
lado rato ou assembleia?
quando tiver 1 minuto vou (as cinco horas, pois…)
parola di blogger!
Oi! A casa de Cha das Carmelitas fica no inicio da rua de Sao Bento como quem vem do Largo do Rato. Ao começar a descer a rua fica à tua esquerda. Quando estudava no iseg ia la pelo menos 1 vez por semana. Abre por volta das 5, e estava sempre cheia. Se nada mudou nestes ultimos anos garanto-te que vale a pena experimentar os bolos caseiros e os scones com uma boa chavena de cha. Saluti! Tina
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