lunedì 14 giugno 2010

LA SCALA NELLA ROCCIA

Sebbene influenzato da regole editoriali, qualunque scrittore può scegliere il finale del suo libro. Così un regista, tra le innumerevoli ambientazioni disponibili, seleziona a piacimento l'immagine più adatta per chiudere un film.
Anche la nostra vita nelle città è un racconto, eppure quando partiamo siamo costretti ad allontanarci sempre dagli stessi luoghi, senza arbitrio: l'aeroporto, la stazione o un casello autostradale.
Sarebbe bello invece se ognuno potesse inventare la propria via di fuga.

Su uno scoglio di Cascais c'è una scala che affonda nella roccia e porta all'ingresso di un tunnel oscuro.

Spesso dall'esterno ho cercato l'uscita senza mai trovarla.
Certo, potrei scoprirla percorrendo la galleria con una torcia elettrica, ma ogni volta che mi sono avvicinato all'ingresso, mescolata al frastuono del mare, ho avuto l'impressione di sentire l'eco dei colpi di un piccone.

3 commenti:

a ha detto...

In qualche modo questo posto ricorda, in chiave moderna e cementizia, il posto dove scomparve -sempre a Cascais- l'occultista inglese Aleister Crawley...(http://www.flickr.com/photos/lourdesmm/3600984605/)

Sandro Noto ha detto...

non conoscevo affatto questa storia, è successo a boca do inferno, 300 metri dopo il mio scoglio...
grazie!

a ha detto...

Sí, sfizioso aneddoto.
Soprattutto per il ruolo di Pessoa, prima correttore di oroscopi per corrispondenza, poi ospite obtorto collo di sciroccati inglesi, infine indiziato della polizia e forse co-organizzatore della sparizione.
Non male, per un impiegato di un anonimo ufficio della Baixa...