A marzo una notte ho visto una scala arrampicata sul promontorio roccioso di Marvila, un’appendice portuale distesa a est verso il quartiere di Olivais. Intorno c’era un dirupo coperto di spazzatura e dei magazzini dismessi.
Faceva buio e non ho avuto il coraggio di seguirla.
Ci sono tornato tre mesi dopo per scoprire cosa mi spingeva a farlo.
Chissà da quanti anni è spento il faro di Marvila. Le navi non le richiama più e assiste beffato al passaggio dei treni.
Desolato in cima a un avamposto non ha smesso però di lanciare segnali sui tetti di Lisbona, come invisibili scie magnetiche.
È piuttosto misterioso, ma ogni tanto qualcuno arriva qui e non sa spiegarsi perché.
martedì 8 giugno 2010
IL FARO DI MARVILA
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