Per molto tempo mi sono chiesto perché, ad ogni ora del giorno, un’insospettabile e variegata clientela entrava e usciva dal cinema pornografico Paraíso, nella centralissima Rua do Loreto, tra Praça Luís de Camões e il quartiere di Santa Catarina.
Comitive di impiegati e commesse in pausa pranzo, anziane signore e persino poliziotti in divisa: un andirivieni no stop, rutinario, senza la malizia o gli sguardi furtivi di chi non vuole essere “sgamato” in un posto simile.
Poi un giorno, proprio in Rua do Loreto, incontro un amico brasiliano che mi invita a bere un caffè. Mi lascio condurre e con la massima disinvoltura si addentra nel Cinema Paraíso.
Passiamo un corridoio zeppo di strumenti sadomaso e DVD hard esposti nelle bacheche (ricordo “Bacalhau com ucranianas” e “Aventuras sexuais de um Cavalo Lusitano”) e arriviamo in un bar, una piccola area decorata con stucchi e dipinti pseudo-barocchi raffiguranti scene erotiche.
Assaggio il mio espresso: il migliore mai provato a Lisbona.
Finalmente la voce era giunta anche a me.
lunedì 31 maggio 2010
CAFFÈ A LUCI ROSSE
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2 commenti:
Una nota storica. Il CineParaíso, anomalia cinematrografica lisboeta (l'unico cinema in centro, é porno) é in realtá stato fino al 2004 un cinema specializzato in horror, specialmente horror asiatici. Poi qualcuno a vampiri e jacuza ha preferito la topa.
la vera anima del commercio....un caro saluto, natalia
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