Intorno a mezzanotte il fumo nero che arriva dalla strada penetra l’aria pesante del Bar Estadio, e la puzza di bruciato supera quella di sigarette. I clienti fissi della domenica sera, solitari e semi-alcolizzati, tossiscono e si raschiano la gola, ma impassibili restano al loro tavolino. Esco e inseguo la folla di persone che si precipita verso il miradouro di São Pedro de Alcântara, oltre il quale si innalza un gigantesco bagliore rosso. Dalla terrazza lo spettacolo è infernale: tra Restauradoes e Avenida da Liberdade un intero palazzo di quattro piani è avvolto dalle fiamme, e il vento forte che viene dal mare ha già coperto la Baixa di fumo. Tutti assistono impietriti e rabbiosi, chi se la prende con le strutture in legno dei palazzi antichi di Lisbona, chi scongiura un altro incendio come quello che nell’88 distrusse la parte bassa dello Chiado. Corro a casa a prendere la macchina fotografica, i taxi non passano perché la polizia ha bloccato il transito in diverse zone del centro. Torno dopo venti minuti, e la scena non è cambiata.
Alle tre del mattino i pompieri dichiarano che il fuoco è controllato e non ci sono vittime né ustionati, perché l’edificio era disabitato. Praça dos Restauradores viene riaperta ai pedoni, e riesco a scattare qualche fotografia e a girare un video, che posterò il prima possibile.
lunedì 7 luglio 2008
BRIVIDO CALDO
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