È notte in Mouraria, e al ristorante São Cristovão siamo rimasti io, i due padroni, una vecchia donna addormentata al tavolo e i tre musicisti.
Faustinho è capoverdiano, e la cassa della sua chitarra è retta assieme dallo scotch.
Antonio è angolano e suona il djembè. Su una mano ha una grossa cicatrice a forma di elle.
Batcha è brasiliano e sfrega due coltelli da cucina: si alza, fa uno scatto e me li punta.
mercoledì 27 febbraio 2008
RUA DAS FARINHAS nº28
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento