venerdì 19 novembre 2010

BARBA, BARACK E CAPELLI

Alla presenza dei maggiori capi di Stato del mondo, comincia oggi il vertice NATO di Lisbona.
Ai lettori che volessero viverlo da protagonisti, consiglio un parrucchiere.

Cabeleireiro "Look Obama", Avenida Almirante Reis 58, metro linea verde fermata Anjos.

mercoledì 17 novembre 2010

IL BAIRRO ESTRELLA D'OURO

Se spersi fra i vicoli e gli antichi conventi della Graça vi ritroverete a camminare su un marciapiede stellato, state entrando nel "Bairro Estrella D’Ouro".

In questo ex rione operaio, costruito nel 1907 dall’industriale galiziano Agapito Serra Fernandes per dare alloggio ai dipendenti del suo stabilimento dolciario, la stella a 5 punte appare su ogni elemento architettonico: cassette della posta, corrimano, azulejos e pavimentazioni.

Intorno all’unica strada che lo attraversa, la Rua Virgínia (compresa tra Rua da Graça e Rua da Senhora do Monte), è formato da tre cortili di case a ringhiera disposte a ferro di cavallo, ancora abitate dagli eredi.

Il quartiere aveva persino un’importante sala cinematografica, il Cine Royal, corrispondente all’attuale supermercato Pingo Doce di Rua da Graça.

Ancora oggi la struttura in legno del loggione è intatta sopra le casse, e nella vecchia cabina di proiezione hanno ricavato i bagni. Se siete curiosi di accederci, vi basta domandare le chiavi all’ingresso.

giovedì 11 novembre 2010

ALLA FONTE DELLA BICA

La bica in portoghese arcaico è una fontana pubblica.
Da sempre a Lisbona mi avevano raccontato che l’omonimo quartiere, situato fra il Bairro Alto e Cais do Sodré, deve il suo nome a un’antica sorgente scomparsa da tempo, distrutta o sepolta chissà come.
Insomma, una leggenda.
Così non saprei definire lo stupore che ho provato una notte in Bica scoprendo la bica dentro uno stranissimo e nascosto cortile privato, una sorta di patio circondato da alloggi comunali del tutto estraneo alla topografia del luogo. Escluso infatti il Largo de Santo Antoninho, nel quartiere non vi sono spiazzi o aperture, ma solo incroci fra ripide calçadas e travessas.
Il video mostra come raggiungere la “segreta fonte” partendo da Rua da Bica de Duarte Belo, la famosa strada degli elevadores gialli.

lunedì 8 novembre 2010

UN PAESE IN FORMA

L'Italia è uno stivale, il Portogallo una piscina.

Joana Vasconcelos, Portugal a banhos, Praça do Comércio.

lunedì 27 settembre 2010

LE VIE DEGLI ALTRI


Rua Amália Rodrigues non esiste.
La fadista di Alcântara, il personaggio più celebre del Novecento portoghese, non trova spazi nella toponomastica lisboeta, eccetto un malconcio Jardim (giardino pubblico) in zona Marquês de Pombal.
Forse è una vendetta delle istituzioni per il suo sospetto collaborazionismo col regime di Salazar.
Eppure sin dalla morte della cantante, avvenuta il 6 ottobre del 1999, un ampio movimento popolare ha pressato la Câmara Municipal per intitolare alla Rodrigues il tratto della Rua de São Bento che comprende la sua ultima casa (al numero 193).
Negli anni, il muro di gomma dei vari sindaci ha provocato una singolare forma di protesta: decine di scritte "Rua Amália" abusivamente tracciate sui muri della strada "contesa".


L'idea per il compromesso è arrivata lo scorso giugno dal diciannovesimo Arrondissement di Parigi, che ha dedicato alla "chanteuse portugaise" una promenade (un percorso pedonale). La Câmara Municipal di Lisbona ha copiato la placca dei francesi per installarla fra le aiuole del suddetto Jardim di Marquês de Pombal.


Adesso anche Lisbona ha una strada intitolata ad Amália Rodrigues, però l'hanno deciso a Parigi.

lunedì 13 settembre 2010

MULINO STANCO

Fino alla prima metà del Novecento a Lisbona operavano 75 mulini a vento, in maggioranza situati nella collina dell'Ajuda (quartiere a nord-est di Belém).
Nei successivi anni, la massiccia urbanizzazione dell'area ne ha risparmiati solo quattro. Due sono preservati nel Parque dos Moinhos de Santana, in uno sfondo di giganteschi condomini.
L'altra coppia è mimetizzata in Rua do Casalinho da Ajuda, fra il cortile di una scuola elementare, un ripetitore per telefonia mobile e un ensemble di baracche. Passando di là per caso, li riconoscereste?

(Mulini bianchi)

(Mulini stanchi)

martedì 27 luglio 2010

INTERVALLO

Il cielo sopra Lisbona riparte a settembre. Buone vacanze!

Pedro Cabrita Reis, De tempos em tempos…, 2010.
Lungofiume Alcântara - Belém.

mercoledì 21 luglio 2010

IO SPROFONDO

Nel Largo da Torre, ad Ajuda.

lunedì 19 luglio 2010

PENSIERI E CAPRIOLE

Assorto in controluce con la testa fra le mani, sullo sfondo di Praça da Figueira.


Ignora gli altri skaters, che in un linguaggio fatto di acrobazie sembrano chiedergli: "Ehi, cosa non va?"


Poi all'improvviso si gira a guardarli.


Ha riflettuto tanto su quella domanda, adesso vuole rispondere ai compagni. Si alza e prende la sua tavola. "Cosa c'è che non va? C'è che..."
E stacca altissimo.

venerdì 16 luglio 2010

NONNA 007

L'anziana e impicciona donna che dalla finestra spia senza tregua ogni vicenda della strada, è un emblema di Lisbona. Stravaganti passeggiatori, lavori in corso e gossip di quartiere: nulla le sfugge.
Anche se la città è deserta e tu scorrazzi credendoti libero e inosservato, decine di occhi ti puntano dall'alto. All'incrocio cambi direzione, ma un'altra pattuglia ti prende in consegna.
È l'instancabile esercito delle Senioritas.
Così le hanno chiamate i ragazzi del "Colectivo CC" di Anjos, premiando con targhe distintive le più "indiscrete" della zona (foto projectoeva.wordpress.com).

martedì 13 luglio 2010

ALLA VOCE "ARRAIAL"

Dal dizionario on-line di portoghese Priberam: "Accampamento; festa all’aperto in occasione di ricorrenze religiose".

Ma sì, tanto le lingue si imparano per strada.

lunedì 12 luglio 2010

NELLA PANCIA DELLA CITTÀ

È pericoloso cercare il fresco nei giorni estivi.
C’è una soglia tra la luce del sole e l’ombra, e un’altra fra l’ombra e l’oscurità. Oltre quella Lisbona ti inghiotte.
Così, non vi dirò mai dove sono stato.

giovedì 8 luglio 2010

STREGONE DA COLLEZIONE

Da mesi accumulo nel portafoglio i biglietti pubblicitari di sciamani e guaritori africani.
Li volantinano all’uscita della stazione metro di Saldanha, e sento che hanno un effetto protettivo su di me.
Per scacciare eventuali iettature e malocchi lanciati al blog da invidiosi e menagrami, ho deciso di scannerizzarli tutti e postarli.

Scambio i doppioni del Professor Falo, del Mestre Fati e del “Poderóso Astrologo” Aiatu.

martedì 6 luglio 2010

CON PALAZZO SPENTO O LAMPEGGIANTE

È così bello che conviene sempre fermarsi.



In Praça do Principe Real al numero 33 (installazione del negozio “San Francisco California Vintage”).

lunedì 5 luglio 2010

NESSUNA NUOVA

Un'ora fa, sul marciapiede sotto casa mia, ho visto un ragazzone in canottiera griffata cimentarsi in decine di piegamenti alla Top Gun prima di entrare in un locale notturno. Dopo una brutta settimana di lavoro non chiedo altro a Lisbona per ritrovare il buon umore.

Ultimata una consegna, ieri pomeriggio ho fatto una passeggiata nel quartiere dello Chiado. All'incrocio tra Rua Garret e Rua Ivens c'è un "pacco-palazzo", un edificio in restauro coperto da un'impalcatura decorata da coccarde, come fosse un gigantesco regalo per la città.

Poi in Rua do Ataíde, sul muro di cinta dell'Old Town Hostel, ho scoperto un divertente murale che raffigura Lisbona.

Sì, c'è anche un omaggio alle guide Routard...

Niente di nuovo, cose già viste e postate tante volte, ma è bello riascoltare un disco che piace.
In certe domeniche torride mi annoia cercare notizie, preferisco sentirmi a casa.

venerdì 25 giugno 2010

GIÙ LA TESTA

Dal piano stradale (Rua Actor Vale, Alameda) sembra un elegante vano trapezoidale rivestito di azulejos. Sarà l'eremo di un vecchio insegnante di geometria solida?


Arredamento essenziale, così il professore non dovrà mai più ripetere i calcoli del volume libero.


Poi mi avvicino al portone, abbasso lo sguardo oltre la grata e...fallisce il mio teorema.

martedì 22 giugno 2010

MIRAGGIO A TRE BOTTONI

Accade solo una volta all'anno di fronte alla cattedrale di Lisbona, nell'ultima notte di primavera.
Forse sono le donne della vicina Alfama, che svuotano l'armadio dei mariti per la nuova stagione.
Oppure è un magico effetto della coscienza climatica dei cittadini, desiderosi di caldo e indumenti leggeri, ormai stanchi di coprirsi.
Nessuno potrà mai spiegare l'apparizione di queste giacche abbandonate.

Passano all'alba un vagabondo alcolizzato e un giovane pakistano diretto in Mouraria. Sostano increduli della fortuna avuta.
Le provano, controllano le cuciture delle tasche e si allontanano portandole addosso.
Comincia l'estate.

lunedì 14 giugno 2010

LA SCALA NELLA ROCCIA

Sebbene influenzato da regole editoriali, qualunque scrittore può scegliere il finale del suo libro. Così un regista, tra le innumerevoli ambientazioni disponibili, seleziona a piacimento l'immagine più adatta per chiudere un film.
Anche la nostra vita nelle città è un racconto, eppure quando partiamo siamo costretti ad allontanarci sempre dagli stessi luoghi, senza arbitrio: l'aeroporto, la stazione o un casello autostradale.
Sarebbe bello invece se ognuno potesse inventare la propria via di fuga.

Su uno scoglio di Cascais c'è una scala che affonda nella roccia e porta all'ingresso di un tunnel oscuro.

Spesso dall'esterno ho cercato l'uscita senza mai trovarla.
Certo, potrei scoprirla percorrendo la galleria con una torcia elettrica, ma ogni volta che mi sono avvicinato all'ingresso, mescolata al frastuono del mare, ho avuto l'impressione di sentire l'eco dei colpi di un piccone.